Descrizione
La Scuola Chirurgica Preciana nacque all’interno dell’Abbazia di Sant’Eutizio dove i monaci benedettini, dediti quotidianamente alla stesura ed alla lettura di testi di ogni genere e quindi conoscitori ed uomini colti in molte materie, cominciarono a conoscere numerose specie e varietà di piante e ad apprendere ed affinare sempre più le proprietà terapeutiche fino a stilare un ricettario nel quale si illustravano le suddette.
L’apprendimento fu molto veloce ed in breve tempo si specializzarono in alcune tecniche operatorie fino a fondare la Scuola che venne ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa nel 1215 a seguito dell’emanazione del Concilio Lateranense. In questo avvenimento, il clero era stato richiamato a svolgere una maggiore cura teologica-spirituale eliminando di fatto quei ruoli che svolgevano e che si allontanavano troppo dalla figura del religioso, come appunto l’arte medica. I monaci quindi, al fine di preservare la sapienza medica e l’arte chirurgica da loro assimilata nei secoli, cominciarono ad istruire una trentina di famiglie di Norcia e Preci.
A quel tempo gli abitanti della valle, dediti principalmente all’agricoltura, ai pascoli ed alla pastorizia, si erano via via specializzati nell’anatomia, mattazione e castrazione degli animali con lo scopo di poter poi rivendere nelle vicine città i prodotti conservati sotto sale. Essendo quindi già abili esperti in fatto di anatomia e sezione, seppur praticata sugli animali, appresero senza grosse difficoltà l’arte chirurgica e diedero vita a vere e proprie dinastie. Grazie a quest’arte riuscirono ad imparare dai medici complesse nozioni, ed il loro grado di conoscenze e di cultura si elevarono, così come la loro condizione sociale ed economica. I chirurghi che ne derivarono erano chiamati chirurghi empirici, cioè coloro che non avevano frequentato l’università e che quindi basavano le loro conoscenze sulla pratica e non su quelle teoriche.
Mano a mano perfezionarono le tecniche operatorie, anche grazie all’utilizzo di nuovi strumenti chirurgici da loro stessi inventati e ben presto la loro fama si estese oltre i confini della penisola anche grazie ad interessanti trattati di medicina che stilarono. Le famiglie di medici di Preci conobbero il loro maggior periodo di fama nel XVI secolo quando si specializzarono nelle cura dell’ernia inguinale, delle patologie dell’occhio e di quelle urologiche, come ad esempio la rimozione della cataratta o l’estrazione dei calcoli e la loro presenza era ambita dagli ospedali delle più importanti città italiane fino ad essere richiesti anche da diverse corti Europee.
Tra i più famosi ricordiamo Durante Scacchi che fu Archiatra di Sisto V, Francesco Scacchi, fratello di Durante, la cui fama raggiunse la corte inglese tanto da essere chiamato per operare di cataratte la regina Elisabetta I Tudor nel 1588, Orazio Cattani fu medico del sultano Mehemed fin verso il 1620, i fratelli Carocci che esercitarono presso la corte di Ferdinando II e che nel 1648 furono chiamati per operare di cataratta la moglie Eleonora Gonzaga ed infine Alessandro Cattani che fu dal 1744 al servizio presso la Corte di Napoli come medico chirurgo della Casa Reale.
Al primo piano dell’Abbazia di Sant’Eutizio potrete trovare il Museo storico ove sono in mostra le riproduzioni di alcuni strumenti chirurgici dell’epoca, manuali di medicina, un laboratorio alchemico per la preparazione dei medicinali ed infine una piccola farmacia (vedi Pagina Piedivalle ed Abbazia di Sant’Eutizio).