Descrizione
La Chiesa di San Vittorino, edificata in stile romanico nel XIII secolo nel piccolo abitato di Nocria, subì un pesante ed importante intervento di restauro tra il 1946 ed il 1947 per volere dell’allora parroco Leone Fiorelli. Della costruzione originaria rimane solo il campanile a torre ed una monofora in una parete laterale al fianco di esso.
La struttura originaria, secondo quanto riportato dal parroco nel libro “Nocria nei ricordi di un decennio (1937-1947)” era costituita da un’unica navata coperta da un tetto a doppio spiovente, mentre l’abside semicircolare presentava una copertura a volta.
Al suo interno conserva sull’altare un trittico opera di un allievo di Paolo da Visso raffigurante una Madonna con Bambino con ai lati San Michele Arcangelo e Santo Stefano ed alcune tele devozionali realizzate tra il XVII ed il XVIII secolo.
Sul finire del 1400 alcuni allievi della scuola di Paolo da Visso realizzarono per l’altare maggiore un polittico ora conservato nel Museo di Castelsantangelo sul Nera.
A seguito di una visita pastorale del 1445 la chiesa venne visitata dal Cardinale Bernardo Eroli, arcivescovo di Spoleto che la descrisse come bella ed ornata.
Da documenti dell’epoca possiamo leggere che la chiesa ricevette visite pastorali nel 1445 da parte del Cardinale Bernardo Eroli, arcivescovo di Spoleto, che la descrisse come bella ed ornata e nel 1712 dal Vescovo Mons. Lascaris che vi trovò quattro altari: uno di patronato della famiglia Trojani mentre quello dell’Immacolata Concezione era della famiglia Eutizi.
A seguito delle violenti scosse sismiche del terremoto del 26 settembre 1997 la chiesa subì parecchi danni e lesioni che hanno richiesto l’approvazione di un progetto di ripristino e restauro da parte della Conferenza di Servizi che il 5 agosto del 1999 diede il via ai lavori di demolizione e ricostruzione delle parti lesionate.