Descrizione
L’attuale Chiesa di San Nicolò fu costruita tra il 1828 ed il 1833 dopo aver demolito quella precedente della seconda metà del XV sec. in quanto troppo piccola per contenere tutti i fedeli che partecipavano alle celebrazioni liturgiche. Don Angelo Primavera, l’allora parroco, fece decorare a tempera l’interno; tale decorazione andò perduta nel 1964 anno in cui la chiesa subì un attento ed accurato intervento restaurativo nel quale fu rifatto il pavimento, vennero sostituite le finestre in legno con altre in ferro, ritinteggiato le pareti (da qui la perdita dei decori), e dotata di un nuovo altare maggiore.
Nella notte tra il 2 ed il 3 di febbraio del 1934 precipitò a valle una valanga che provocò lo sfondamento del tetto e di tutte le finestre della chiesa, oltre ovviamente a gravi danni in tutto il borgo. Solo il tetto venne prontamente riparato mentre altri lavori vennero invece rimandati all’estate dello stesso anno. La chiesa era dotata di numerosi altari ma, purtroppo, nel luglio del 1975 furono demoliti i primi due che erano posti ai lati dell’ingresso e rispettivamente dedicati a San Giuseppe e a San Vincenzo Ferreri.
Il 26 settembre del 1997 si verificò un intenso e persistente sciame sismico che, protraendosi per giorni, provocò seri danni a tutta la struttura. Vennero immediatamente eseguiti dei lavori di primo intervento per mettere in sicurezza la chiesa mentre nell’agosto del 1999 venne approvato il progetto di restauro che prevedeva la ripresa ed il consolidamento dei muri lesionati ed il rifacimento della copertura del solaio. La facciata oggi si presenta dalla classica forma a capanna sormontata da un timpano triangolare decorato con una cornice così come il portale d’ingresso, anch’esso sormontato da un timpano triangolare.
L’interno è ad unica navata con copertura a botte e presenta due nicchie laterali nei quali sono ospitati altrettanti altari ed un abside sullo sfondo dalla classica forma a calotta. Alle pareti non vi sono decorazioni o altro in quanto, a seguito dei restauri del 1964, sono state completamente intonacate di bianco. Lungo la navata è posto un fonte battesimale in legno policromo costruito nel 1768 da Bernardino Tagliacchi e che in origine si trovava nella chiesa in precedenza demolita. Anche l’organo a mantice risulta essere del XVIII sec. e proviene dalla vecchia chiesa.