Descrizione
Il Cinghiale (sus scrofa) è un animale selvatico che appartiene alla famiglia dei Suidi e vive in branco un po’ ovunque sui Monti Sibillini.
E’ un animale sociale che vive in nuclei famigliari guidati dalla femmina dominante mentre i maschi adulti sono solitari e scontrosi e si uniscono ai branchi solamente durante il periodo dell’accoppiamento. Gli esemplari adulti misurano fino a 180 cm di lunghezza, per un’altezza al garrese che può sfiorare il metro e un peso massimo che può anche oltrepassare un quintale.
Il cinghiale ha costituzione massiccia, con corpo squadrato e zampe piuttosto corte e sottili. Ciascun piede è dotato di quattro zoccoli, dei quali i due anteriori, più grossi e robusti, poggiano direttamente sul terreno, mentre i due laterali sono più corti e poggiano sul terreno solo quando l’animale cammina su terreni soffici o fangosi, favorendo una migliore distribuzione del peso e impedendogli di sprofondare. Nonostante le piccole zampe, il cinghiale si muove piuttosto velocemente, solitamente al trotto, ed è in grado di galoppare molto velocemente anche nel fitto del bosco, ad esempio durante una carica o una fuga, seguendo quasi sempre traiettorie rettilinee.
I cinghiali sono animali grossi e forti e non esitano ad attaccare se disturbati: per questo motivo, è piuttosto raro che un predatore scelga di cacciare questi animali, qualora disponga di altre specie meno impegnative. Il principale predatore del cinghiale è il lupo che si nutre dei cuccioli lasciati incustoditi oppure, in caso di attacchi in branco, anche di esemplari adulti.
Si tratta di animali dalla dieta onnivora composta principalmente di materiale vegetale, come ghiande, frutti, bacche, tuberi, radici e funghi ma non disdegna di integrare, di tanto in tanto, la propria dieta con materiale di origine animale, come insetti e altri invertebrati, uova e talvolta anche carne e pesce.
Il loro finissimo olfatto consente di fiutare il cibo anche se è sottoterra ed è per questo motivo che non passa inosservato poiché è in grado di ribaltare anche estese superfici di prato. Non è un animale molto gradito agli agricoltori perché molto spesso danneggia vaste aree coltivate. Per difendere i propri raccolti, sono necessarie robuste recinzioni metalliche…e non sempre bastano!
La gravidanza del cinghiale dura circa 115 giorni ed in prossimità del parto, la femmina si isola dal resto del gruppo per costruirsi una tana nel folto della vegetazione. In questa tana vengono dati alla luce i cuccioli, che sono in numero variabile da tre a dodici per ciascuna cucciolata. Il pelo dei piccoli è brunastro o rossiccio, con le punte dei peli giallastre, che contribuiscono a farlo sembrare più chiaro di quanto non sia in realtà mentre sulla schiena e nei fianchi sono presenti 4-5 striature orizzontali di un colore che va dal bianco al beige.
Per la prima settimana dopo il parto, la femmina di cinghiale abbandona molto raramente la tana coi cuccioli, e se lo fa ha cura di nascondere la cucciolata coprendola con frasche e foglie durante la sua assenza. Le femmine sono estremamente protettive nei confronti della propria prole e durante l’allevamento della cucciolata diventano pericolose in quanto aggrediscono con potenti morsi alle zampe e al corpo qualsiasi intruso che per loro potrebbe rappresentare un pericolo.
A una settimana di vita, i cuccioli di cinghiale sono in grado di seguire la femmina nei suoi spostamenti, tornando alla tana solo durante la notte. A due settimane di vita, i piccoli cinghialetti cominciano a grufolare nel terreno e ad assaggiare cibo solido, ma continuano a succhiare il latte materno almeno fino ai tre mesi di vita: lo svezzamento può dirsi completato solo dopo il quarto mese, ed è solo dopo questo traguardo che la femmina e i cuccioli fanno ritorno al proprio branco d’origine.
L’indipendenza viene raggiunta attorno al settimo mese di vita; tuttavia i cuccioli tendono a restare con la madre anche fino a un anno d’età, quando vengono scacciati dai maschi adulti bramosi di accoppiarsi con la femmina.
I cinghiali sono tipici abitatori dei boschi ed in particolare dei querceti ma in generale si dimostra assai adattabile e tende a colonizzare praticamente ogni tipo di ambiente a disposizione. Nei territori occupati dai cinghiali deve tuttavia essere sempre presente una fonte d’acqua, dalla quale l’animale non si allontana mai molto. I cinghiali tollerano molto bene il freddo (resistono a temperature di decine di gradi al di sotto dello zero), mentre sono meno adattabili a climi eccessivamente caldi, dove danno segni di sofferenza: l’umidità dell’ambiente li interessa relativamente poco, grazie al pelo altamente isolante.