Descrizione
Ussita (Ùssita) è un comune di 437 abitanti della provincia di Macerata nelle Marche. Ussita è un comune sparso; la sede comunale è situata in località Fluminata.
La storia di Ussita è legata a quella di Visso di cui era la più importante delle cinque “guaite” che nel XIII secolo, svincolatesi dall’autorità dei feudatari, entrarono a far parte di questo comune, mantenendo sempre autonomia amministrativa nel proprio territorio.
Risale al 1380 la costruzione del castello sul colle Fantellino, favorita da Rodolfo da Varano. Il castello, di cui resta soprattutto una torre in pietra del XIV secolo a base quadrata, consisteva in una cinta muraria di forma trapezoidale, difesa da cinque torri e da un fossato esterno; i ruderi sono visibili in località Castel Murato. Molto interessante l’Archivio Comunale che senza subire spoliazioni conserva gran parte delle testimonianze di vicende politiche e amministrative che nel corso dei secoli hanno segnato la vita della piccola e fiera comunità a parte il furto subito a metà degli anni settanta di oggetti appartenenti al Card. Gasparri (la medaglia della Conciliazione in argento ed il Collare della SS. Annunziata).
Il paese, a carattere tipicamente montano, si sviluppa su numerose piccole frazioni tutte adagiate alle pendici del Monte Bove.
Le principali frazioni nei pressi del centro sono:
Fluminata: è il centro città costituito dal Palazzo municipale, recentemente ristrutturato, dalla piazza e dai principali negozi del paese;
Pieve: è quasi un tutt’uno con la frazione Fluminata, il nome deriva dalla chiesa principale presente nella frazione, tra gli edifici pubblici la stazione dei Carabinieri;
Vallazza: è l’anello di collegamento tra la contrada Pieve e quella Fluminata. Caratteristico il parchetto nel quale scorre il fiume Ussita ed è importante la presenza di una casa di riposo per anziani;
Capovallazza: è situata all’estremità del paese, sede dello stabilimento dell’acqua minerale Roana, è anche conosciuta come località natale del celeberrimo Cardinale Pietro Gasparri;
Tempori
Sasso
San Eusebio: è la frazione vicina al centro ma posta ad un’altitudine ben più elevata; questa posizione gli permette di offrire uno scorcio su tutto il centro e sulla valle del fium Ussita in generale.
Calcara: situata a sud del centro, è famosa per il palazzetto del ghiaccio e gli altri impianti sportivi, ed un borgo di case che rappresenta il suo nucleo originario. Rilevanza assume la chiesa di Santa Maria assunta. È un’antica chiesa pievana costruita nel ‘300, in stile gotico, su un precedente edificio di culto, completata nel 1389 e restaurata nel 1915. Da essa dipendevano ventidue cappelle e chiese della zona. La facciata rifatta in pietra ha un portale ogivale, sorretto da due colonnine, un rosone al centro e due finestre laterali cuspidate. All’interno, ad una navata, è un fonte battesimale del 1390, affreschi di Paolo da Visso del 1470 e pitture della scuola mevalese del 1456. Dietro l’altare maggiore è collocata una interessante tavola degli Angelucci di Mevale del 1584.In altri locali della chiesa sono conservati: un reperto di pietra calcarea del VIII-IX secolo d’arte barbarica, una statua romanica del XII secolo, una statua lignea di S. Sebastiano del ‘300 e diverse tele del ‘600 e ‘700. ; successivamente al terremoto che colpì tutta la zona umbro-marchigiana nel 1997, la chiesa non è agibile.
Castel Fantellino: sede dell’attuale principale cimitero cittadino, dal quale ogni notte è possibile vedere la torre illuminata. Anticamente la torre faceva parte di un complesso più grande probabilmente un castello del quale oggi appunto rimane solo questo elemento inglobato all’interno del camposanto; nel borgo è presente una chiesetta del 1400, decorata nei secoli successivi da artisti mandati appositamente da Roma; caratteristica è anche la “Fontana della strega” situata nel bosco lungo il breve sentiero che collega Castelfantellino alla sua mini-frazione “Palazzo”, così chiamata per la presenza appunto di un palazzo del 1400, legato in passato alla Curia Romana (che recentemente valutò, senza esito, la possibilità di ri-acquistarlo e restaurarlo), con affreschi semplici decorativi all’interno.
Castel Fantellino è collegato tramite una piccola stradina di terra all’abitato di Calcara e lungo questa strada è possibile ritrovare un’antica fontana probabilmente adibita a lavatoio chiamata “Fontana della Strega”; la leggenda vule che qui morì per l’appunto una giovane strega e il suo volto rimase impresso sulla fontana. Ancona oggi “con un po’ di fantasia” è possibile intravedere i tratti somatici della donna sulla pietra retrostante la fontana.
Più distaccate dal corpo centrale del paese ci sono altre frazioni:
Casali: è quasi un vero e proprio agglomerato a sé stante; caratteristica è la chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio, che conserva all’interno opere di rilevante importanza; è un’antica cella monastica benedettina di S. Eutizio sorta nel periodo longobardico. Fu consacrata dal Vescovo di Spoleto nel 1093, come indica una pietra nella parete interna della chiesa. Sono ancora riscontrabili gli elementi architettonici romanici, nonostante i vari restauri. La facciata in pietra, restaurata nel 1929, ha un bel portale ad arco con ghiera dentellata e una graziosa bifora, la cui colonnina ha un capitello a stampella. Sull’arco della bifora è lo stemma dell’Abbazia di S. Eutizio; la chiesa passò infatti alle sue dipendenze nel 1115. L’abside all’esterno è liscio con monofore. L’interno ad una navata con capriata ha due altari lignei barocchi del ‘600, su uno dei quali è una teladi A. Righi del 1638. Nell’abside, con doppio arco in pietra, è sistemato un altare, anch’esso in pietra, decorato con archetti in stile romanico-longobardo. In seguito il pavimento originario venne smantellato, e non restaurato.
Vallestretta: il paesaggio è dominato da recinzioni per il pascolo montano e da due agglomerati (uno a destra ed uno a sinistra) di case arroccate ai pendici del monte, tutte in pietra, caratteristica propria dei villaggi di montagna; una grande valanga la sfiorò negli anni novanta.
Frontignano: rinomata stazione sciistica, dall’alto domina la valle del Bove ottimo punto di partenza anche per escursioni sull’anello dei Sibillini;
Sammerlano
Sorbo: È una frazione che conserva quasi intatte le caratteristiche del borgo di montagna, piccole casette, decori in legno etc. All’imbocco dello svincolo per sorbo, provenendo dalla strada che dal centro a Frontignano, si trova la chiesa di Santo Stefano, posta quindi fuori dal borgo. È risalente al 200 e, nonostante sia stata restaurata nel 1942 dal Sen. Sili, ha mantenuto la struttura originale. Ad una sola navata, conserva sulla parete di fondo un affresco del 1474 attribuibile, per ragioni stilistiche, benché sia deteriorato dal tempo, a Paolo da Visso. Al centro della stessa parete un altare ligneo barocco del ‘600.
Cuore di Sorbo
San Placido
Luoghi d’Interesse nel Comune di Ussita:
Chiesa Ss. Vincenzo e Anastasio (località Casali)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Coordinate GPS: 42°56’40″N – 13°8’10”E
Nome abitanti: ussitani
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