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Finferli o Galletti (Cantharellus cibarius)

Descrizione

Il Cantharellus cibarius (volgarmente gallinaccigalluccifinferli o, meno diffusi, galletti, gialletti) è uno dei funghi più conosciuti e apprezzati e si può trovare sui Monti Sibillini.

L’Etimologia del nome “Cantarello” deriva dal diminutivo di Cantaro, che vuol dire coppa, poiché ha una forma a calice il fungo e invece cibario, perché commestibile.

Cappello molto irregolare, piccolo e ondulato, prima convesso poi piano ed avvallato

Margine ha i bordi molto rialzati, creano la caratteristica forma a cresta di gallo), liscio, di colore giallo arancio, giallo oro, giallo chiaro/canarino a volte quasi bianco.

Le lamelle (pseudolamelle) sono decorrenti sul gambo, sono verrucose ed evidentemente distanziate fra loro, con colori al cappello ma con tonalità più carica, più viva.

Il Gambo, concolore, ma solitamente più chiaro, è tozzo e, a volte, molto breve, spesso più gambi sono fusi assieme.

La carne è bianca, fibrosa, giallastra alla cuticola, raramente attaccata da larve o insetti.

L’odore è lieve, fruttato, gradevole.

I Finferli crescono in estate-autunno, nei boschi di latifoglie e aghifoglie, in numerosi esemplari disposti a circoli o gruppi nel terreno muschioso e acidi.

Riesce eccellente cotto in olio, prezzemolo, aglio e peperoncino, da solo o come contorno.
Si presta bene alla conservazione, sia sotto aceto che essiccato. In quest’ultimo modo viene utilizzato per condire varie pietanze o altri funghi, per tale ragione è detto “il prezzemolo dei funghi”.

I Finferli mal sopportano la conservazione mediante essiccamento, se congelato, è preferibile prima cuocerlo, altrimenti diventa leggermente amarostico. Indubbiamente uno dei funghi più apprezzati ed appetiti, tanto che, in alcune nazioni, é preferito addirittura al Porcino.

ATTENZIONE: Le immagini e le informazioni riportate in questa scheda sono puramente indicative e non possono sostituire l’accertamento effettuato da un professionista. NON AFFIDARTI MAI completamente ad una guida on-line o a libri di testo per il riconoscimento di una nuova specie fungina mai raccolta prima, a meno che tu non abbia competenze tecniche micologiche. Guide, manuali ed articoli descrittivi hanno solo e soltanto scopo didattico.

Esistono centri specializzati presso le ASL (Ispettorati Micologici) o presso le Associazioni Micologiche che sono preposti per il riconoscimento e l’accertamento della commestibilità dei funghi. ‼ 

Ogni anno sono “migliaia le persone che in tutta Italia presentano sintomi di intossicazione dopo aver consumato funghi”

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