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Istrice (Hystrix cristata)

Descrizione

L’Istrice (Hystrix cristata) è un roditore appartenente alla famiglia degli Istricidi che vive sui Monti Sibillini.

L’Istrice è un roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 65 e 85 cm, la lunghezza della coda tra 12 e 17 cm, la lunghezza della zampa fino a 9-10 cm e può raggiungere un peso fino a 20 kg. È il più grande roditore europeo!

Le parti dorsali sono ricoperte da lunghe setole nere o bianche anteriormente e con lunghi aculei nella parte centrale e sulla groppa. Gli aculei presentano anelli bianchi e neri alternati, solitamente 4 o 5, e terminano con una lunga punta bianca. La loro lunghezza è variabile e possono raggiungere i 30 cm sulla groppa. Sia la cresta che gli aculei si drizzano quando l’animale è impaurito o minacciato. La testa, il collo e gli arti sono ricoperti con setole mentre la parte centrale della groppa è nera o chiazzata. Gli arti sono brevi, le zampe sono corte e larghe, ognuna provvista di cinque dita munita di artiglio, il primo dito delle zampe anteriori è notevolmente ridotto. La coda è corta, di solito nascosta dagli aculei della groppa, ed è ricoperta da aculei più corti e fragili, alcuni modificati in maniera tale da ottenere uno crepitio quando la coda è scossa.

L’istrice è una specie terricola attiva anche di giorno ma principalmente  di notte. Durante le ore diurne si rifugia nelle grotte, nelle buche sotto gli alberi o in tane abbandonate di altri animali e nei crepacci rocciosi poiché non ne scava di proprie. Ha una camminata lenta o un trotterellare armonioso ed a causa delle sue grandi dimensioni non è in grado di arrampicarsi.

Quando l’istrice è impaurito o minacciato, la cresta e gli aculei si drizzano, facendo sembrare l’animale più grande di quanto non lo sia e gli aculei della coda sono agitati provocando un tintinnio. Se in pericolo l’animale si muove lateralmente o all’indietro con le punte degli aculei erette verso l’aggressore. Se realmente provocato da un potenziale predatore, l’istrice carica all’indietro con gli aculei della groppa, lasciandone qualcuno infilzato nella pelle dell’aggressore, provocando talvolta gravi ferite. Questo comportamento e l’affilatezza dei suoi aculei fornisce all’istrice un meccanismo difensivo veramente efficace anche contro potenziali predatori molto più grandi e forti.

Sono animali sociali e gregari. Le secrezioni prodotte dalle ghiandole anali sono utilizzate per marcare il territorio e per indicare la loro presenza, i suoni vocali sono utilizzati per l’interazione maschio-femmina e per segnalare eventuali pericoli o durante incontri aggressivi.

L’istrice è una specie erbivora e la principale alimentazione è composta da frutta, le radici, i bulbi, le cortecce e le patate.

Durante il periodo degli amori, il maschio si avvicina alla femmina utilizzando un’andatura lenta e sulle zampe posteriori per effettuare poi la monta. La femmina sollecita la copulazione attraverso l’esibizione della coda sulla groppa. Danno alla luce da uno a quattro piccoli alla volta dopo una gestazione di 112 giorni ed i piccoli nascono con gli occhi aperti e soffici peli spinosi. L’allattamento avviene con la madre seduta poiché le mammelle sono situate ai lati del torace mentre i maschi assistono recuperando e pulendo i piccoli e riposano con loro nelle tane. I piccoli istrici vengono svezzati dopo 16 settimane di vita.

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