Descrizione
Dalla Val Castoriana i monaci benedettini eutiziani, risalendo le più importanti vie di transito lungo le valli appenniniche, fondarono in un vasto territorio numerose celle eremitiche tra le quali quella dei Santi Vincenzo ed Anastasio ubicata nella frazione di Casali a soli 6 km da Ussita. Fu costruita in sostituzione dell’antico Eremo di Sant’Angelo di Paganico, i cui resti sono ancora oggi visibili sotto un riparo roccioso nella vallata del torrente Ussita, poco a valle delle sorgenti nell’omonima Val di Panico.
La Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio che sorge in frazione Casali, è la più vecchia ed antica di Ussita e dipendeva dall’Abbazia di Sant’Eutizio di Preci, come nominato nelle bolle del Vescovo Enrico del 1115, Innocenzo IV del 1255 e Martino V del 1428.
Edificata in stile romanico e sormontata da un campanile a vela, presenta un bel portale ad arco con ghiera dentellata ed una graziosa bifora, la cui colonnina ha un capitello a stampella.
Al suo interno racchiude quello che resta dell’antica cella eremitica benedettina consacrata nel 1093 dall’allora Vescovo di Spoleto, come riportato inciso su una pietra nella parete interna della chiesa.
La chiesa si presenta a unica navata e con un abside semicircolare circoscritta da un arco a tutto sesto in pietra levigata. Vi si aprono tre monofore ad arco con ghiera dentellata che danno luce all’antico altare in pietra a forma di parallelepipedo e decorato da archetti pensili. L’originaria volta in pietra a botte è stata sostituita da capriate in legno sostenute nel mezzo da un arco ogivato.
Degni di essere ammirati sono due altari lignei barocchi del XVII secolo opera di maestri ebanisti di Visso. La tela posta sull’altare maggiore raffigurante il Cristo tra i Santi Vincenzo ed Anastasio, attribuita ad Angelo Righi risale al 1638.
A seguito del Sisma del 2016 la Chiesa non è più agibile.