Descrizione
In frazione Mevale, isolata su di un poggio, sorge la Pieve di Santa Maria che venne costruita nell’XI secolo in stile romanico. Nel 1205 venne consacrata dal vescovo di Spoleto Benedetto, conosciuto per aver consacrato nel 1199 il Duomo della città.
La primitiva chiesa a unica navata con copertura a volta, piccola abside semicircolare e campanile a vela sulla facciata, venne ampliata ed ingrandita nel 1282 in un organismo a tre navate in forme gotiche, divise da colonne ottagonali con archi ogivali su cui poggia il tetto a capriate delle navate laterali.
A causa di un violento terremoto verificatosi alla fine del XV secolo, la facciata venne completamente rifatta ed arricchita da un portale rinascimentale opera di Giovanni di Giampietro di Venezia e da due leoni ai lati che sorreggono pilastri finemente lavorati terminanti con caratteristici capitelli.
Questi tre tipi di stili di cui la chiesa si compone sono il frutto di modificazioni e rifacimenti che ha subito nel corso dei secoli, vuoi per ampliamenti grazie all’aumento della popolazione, vuoi ai terremoti che negli anni si sono susseguiti e che hanno richiesto interventi restaurativi.
Il portico a cinque arcate, usato un tempo anche per le riunioni della comunità, venne aggiunto nel corso del XV secolo e, sotto di esso, affiorano ancora i resti di un affresco dello stesso periodo raffigurante l’Ultima Cena.
La lunetta ad arco sopra il portale conserva un graziosissimo ovale in marmo raffigurante in rilievo una Madonna con Bambino della fine del 1400.
Il campanile a forma quadrata venne ricostruito alla fine dell’800 con materiale di recupero.
L’interno, che si presenta a tre navate con colonne ottagonali ed un soffitto a capriate, è stato riccamente dipinto nel periodo XV-XVII secolo con affreschi di Tommaso di Pietro da Visso, Benedetto di Marco da Castelsantangelo e Paolo Bontulli da Percanestro che decorarono gli spazi della navata che fiancheggia il portico e quelli della navata centrale.
Giovan Battista di Norcia invece dipinse l’arco trionfale e l’abside raffigurando la Natività e la Dormitio Virgins, mentre Fabio Angelucci e Ascanio Poggini si dedicarono alla controfacciata affrescando un bel Giudizio Universale. Altri affreschi che è possibile ammirare sono opera di Camillo e Gaspare Angelucci.
Un cancello in ferro vicino alla sacrestia introduce ad una cappella costruita nel 1478 che custodiva al suo interno una tavola romanico-bizantina raffigurante la Madonna del Monte del ‘200 oggi esposta al Museo di Visso.
Foto di artenellavita.blogspot.it